sabato 3 luglio 2010

Appello: Fremate la deportazione dei profughi Eritrei dalla Libya

This morning we were contacted last night that the head of the detention center, has communicated between at least one week will be returned to their country of origin. Have been warned they could be put to death because they dared to do demonstrations in Libya are banned here because this exemplary punishment, to keep them in a desert area in livable conditions of total neglect, it appears that three people have already disappeared, do not know what happened to, you know that have been taken by the security services. Refer refugees who fear for their lives, since these are regarded as dangerous to national security by the Libyan regime. There are 18 serious injuries that do not receive any medical treatment with the risk of infection, given the dirt where they are forced to live in enough water and food, the constant beatings at all hours of counting, a real torture we endure. The security services have taken every good in possession of refugees, money, watches, mobile phones etc ... The conditions are the total decay, all violated the most elementary rights of human dignity must. Ask to be greeted by a democratic country able to respect the right of asylum seekers and refugees. We appeal to the Italian government, to be in charge of this situation, and promote a solution to protect the lives of these people talk about 250 people, are in agreement with the European states in Europe accommodation of these refugees. Don Mussie Sta mattina ci hanno contattato, che ieri sera il capo del centro di detenzione, gli ha comunicati tra al massimo una settimana saranno rimandate nel paese di origine. Sono stati avvertiti che potevano essere messi a morte perché hanno osato fare delle dimostrazioni che in Libya sono vietate, ecco perché questa punizione esemplare, di tenerli in una zona desertica in vivibile, in condizioni di totale abbandono, risulta che già tre persone sono scomparse, non si sa che fine abbiano fatto, si sa che sono state prelevate dai servizi di sicurezza. Riferiscono i profughi che temono per la loro vita, dal momento che vengono considerati come pericolosi per la sicurezza nazionale dal regime libico. Ci sono 18 feriti gravi che non ricevono nessuna cure mediche con il rischio di infezione, vista la sporcizia dove sono costretti a vivere, in sufficienza di acqua e cibo, le continue percosse in tutte le ore di conta, una vera tortura che stiamo subendo. I servizi di sicurezza hanno prelevato ogni bene in possesso dei profughi, denaro, orologi, telefonini etc... Le condizioni sono di totale degrado, violate tutte le più elementari diritti della dignità dev'essere umano. Chiedono che vengano accolti da un paese democratico in grado di rispettare il diritto dei richiedenti asilo politico e rifugiati. Noi facciamo appello al governo Italiano, che si faccia carico di questa situazione, e promuova una soluzione per salvaguardare la vita di queste persone, parliamo di 250 esseri umani, trovino in accordo con gli stati europei una sistemazione in Europa di questi rifugiati. Don Mussie

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