mercoledì 14 luglio 2010

L'appello degli africanisti per gli eritrei «detenuti» in Libia

Lettera aperta degli Africanisti italiani per la tutela dei richiedenti asilo Ai Ministri Roberto Maroni e Franco Frattini Egregi Ministri, l’Africa è il nostro campo di ricerca e di docenza. Ne studiamo la storia, le culture, la politica, i problemi di sviluppo da diverse prospettive disciplinari e frequentiamo da anni le sue diverse popolazioni con le quali condividiamo sentimenti di reciproco rispetto e amicizia, un legame emotivo e di coinvolgimento personale che travalica gli ambiti puramente scientifici. Abbiamo letto dell’intervento italiano per sottrarre alla detenzione in Libia, in campi dalle condizioni invivibili, 245 profughi eritrei. Riteniamo che questo intervento non basti e soprattutto non garantisca il rispetto dei diritti di quelle persone, perché si tratta di persone la cui unica colpa è di aver cercato con tutti i mezzi un futuro migliore per se stessi e per i propri cari. A tutti i duecento quaranta cinque, così come a tutti i profughi di qualsiasi provenienza, dovrebbe essere riconosciuto il diritto di vedere presa in considerazione la propria eleggibilità allo status di rifugiati. Ci è stato più volte detto che il controllo dei flussi dei disperati, uomini e donne, molti adolescenti e bambini, che rischiano la vita e molto spesso la perdono nell’attraversare il deserto, compete alle autorità libiche. Tuttavia sappiamo anche che la Libia non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati e di recente ha persino chiuso l’ufficio locale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che, sia pure fra mille difficoltà, cercava di garantire la possibilità che le domande d’accoglienza dei richiedenti asilo potessero essere vagliate e prese in debita considerazione. Anche se l’agenzia di Tripoli ha ripreso parzialmente le attività a fine giugno, l’ordine d’espulsione non è ancora stato, ad oggi, formalmente revocato. Il dramma di questo gruppo di eritrei abbandonati in un limbo caratterizzato dalla più totale e indiscriminata negazione dei diritti elementari della persona è ora sotto gli occhi di tutti, perché finalmente ne hanno parlato anche i nostri giornali e si sono mobilitate autorevoli organizzazioni umanitarie internazionali. L'Italia tende a rifiutare le critiche, ma non può non riconoscere quanto e come la responsabilità di questa drammatica situazione sia l’inevitabile conseguenza della politica dei respingimenti collettivi, in palese violazione degli obblighi imposti dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e dei trattati sui diritti dell’uomo che l’Italia ha sottoscritti, nonché del divieto di refoulement previsto dalla Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato e dal diritto internazionale consuetudinario, che nel nostro ordinamento riveste rango costituzionale. L’esodo di tanti da Paesi dell’Africa sub-sahariana ha motivazioni e spinte complesse che non possiamo qui analizzare e che certamente chiamano in causa la responsabilità delle politiche di Libia, Eritrea e degli altri paesi africani, così come dell’Unione Africana. Rivolgendoci ai Ministri del Governo italiano ci interessa richiamare la responsabilità morale e giuridica del modus operandi del nostro Paese e dell’Unione Europea: impedire a profughi e rifugiati di raggiungere il territorio italiano ed europeo per chiedere ed eventualmente ottenere asilo, significa accettare che esseri umani fra i più vulnerabili in numeri crescenti vengano internati in veri e propri centri di detenzione in cui ogni abuso è possibile per essere successivamente deportati verso paesi di origine senza il loro assenso, o abbandonati a morte certa nel deserto del Sahara. Questa politica illegale e disumana, finanziata col nostro denaro, non riguarda certo solo eritrei, ma di questi abbiamo saputo con maggiori dettagli, perché qui in Italia abitano e lavorano molti loro famigliari o amici. Dovremmo ricordare che l'Eritrea è stata a lungo legata all’Italia, certo in un rapporto coloniale, ma nondimeno ha mantenuto col nostro paese profondi e incancellabili legami culturali, affettivi e umani che non è possibile ignorare. L'Eritrea ha fornito all'Italia intere generazioni di ascari che hanno combattuto disciplinatamente e coraggiosamente sotto la sua bandiera, anche nelle stesse terre libiche dove ora i loro nipoti sono sottoposti a un trattamento disumano nel silenzio se non col consenso dello stesso Governo italiano. Non si tratta tanto di futili questioni di natura sentimentale, ma sono un lascito della storia che lega indissolubilmente i destini dei due Paesi e delle loro popolazioni. Infine, va ricordato che l'Italia ha una profonda responsabilità etica e giuridica nei confronti di questi profughi, respinti in mare proprio mentre cercavano di raggiungere le nostre sponde. Vi chiediamo in particolare di attivarvi affinché: a) gli accordi sul pattugliamento (e il flusso di soldi e materiali che li accompagna) vengano vincolati al rispetto degli standard internazionali dei diritti dell'uomo e vengano sospesi immediatamente i rimpatri verso la Libia; b) la permanenza di tali accordi venga subordinata all'accettazione ufficiale da parte del Governo libico del ritorno del personale dell'UNHCR ed alla ripresa delle attività dell’agenzia a pieno regime; c) i funzionari dell'UNHCR possano ricevere le domande di asilo di queste persone ed eventualmente accettare che queste persone vengano in Italia o siano accolte in altri paesi in cui la loro vita non sia in pericolo. Distinti saluti. I promotori della Petizione: Anna Maria Gentili Alessandro Triulzi Uoldelul Chelati Dirar 1.9/7/2010 Anna Maria Gentili 2.9/7/2010 Alessandro Triulzi 3.9/7/2010 Uoldelul Chelati Dirar 4.9/7/2010 Cristiana Fiamingo 5.9/7/2010 Elisa Greco 6.9/7/2010 Stefano Boni 7.9/7/2010 Sebastiana Etzo 8.9/7/2010 Chiara Brambilla 9.9/7/2010 Claudio Cernesi 10.9/7/2010 Pierluigi Valsecchi 11.9/7/2010 Itala Vivan 12.9/7/2010 Bruna Ingrao 13.9/7/2010 Silvia d'Angelo 14.9/7/2010 Bianca Carcangiu 15.9/7/2010 Barbara Bompani 16.9/7/2010 Karin Pallaver 17.9/7/2010 Valeria Saggiomo 18.10/7/2010 Carlo Carbone 19.10/7/2010 Beatrice Nicolini 20.10/7/2010 Vittorio Morabito 21.10/7/2010 Flavien Tchamdjeu 22.10/7/2010 Gianfrancesco Lusini 23.10/7/2010 Clelia Bartoli 24.10/7/2010 Gamba Stefania 25.10/7/2010 Maria Rosa Piranio 26.10/7/2010 Roberto Gaudioso 27.10/7/2010 Lucia Borneo 28.10/7/2010 Arrigo Pallotti 29.10/7/2010 Daniela Merolla 30.10/7/2010 Silvia Dona 31.10/7/2010 Francesco Correale 32.10/7/2010 Cesira Filesi 33.10/7/2010 Anna Baldinetti 34.10/7/2010 Marta Atzori 35.10/7/2010 Romano Orru' 36.10/7/2010 Serena Talento 37.10/7/2010 Giovanni Dore 38.10/7/2010 Emanuele Fantini 39.10/7/2010 Elena Garcea 40.10/7/2010 Giulia Casentini 41.10/7/2010 Giancarlo Pichillo 42.10/7/2010 Giulia Musella 43.10/7/2010 Marina Ruggiero 44.10/7/2010 Teresa Frasca 45.10/7/2010 Alessio Fabbiano 46.10/7/2010 Graziella Acquaviva 47.10/7/2010 Laura Guazzone 48.10/7/2010 Graziano Savà 49.10/7/2010 Antonio M. Morone 50.10/7/2010 M. Cristina Ercolessi 51.11/7/2010 Giovanni Olibet 52.11/7/2010 Daniela Console 53.11/7/2010 Alessia De Marco 54.11/7/2010 Sara Centrella 55.11/7/2010 Marcello Zoleo 56.11/7/2010 Simona Saviano 57.11/7/2010 Claudia Popoli 58.11/7/2010 Marco Manna 59.11/7/2010 Emiliana Filosa 60.11/7/2010 Silvana Palma 61.11/7/2010 Barbara Hittler 62.11/7/2010 Alessandro Volterra 63.11/7/2010 Francesco.Di Gennaro 64.11/7/2010 Francesca Di Pasquale 65.11/7/2010 Ilaria Micheli 66.11/7/2010 Luca Puddu 67.11/7/2010 Patrizia Palmieri 68.11/7/2010 Rosa Di Costanzo 69.11/7/2010 Umberto Pellecchia 70.11/7/2010 Anna Pisani 71.11/7/2010 Roberto Pinci 72.11/7/2010 Marcella Esposito 73.11/7/2010 Flavia Prota 74.11/7/2010 Francesco Franco 75.11/7/2010 Barbara Favilla 76.11/7/2010 Andrea Tagliabue 77.11/7/2010 Jane Wilkinson 78.11/7/2010 Marinella Sorino 79.11/7/2010 Angelo Ferrillo 80.11/7/2010 Francesca Carlucci 81.12/7/2010. Anna Coppola 82.12/7/2010 . Margherita Dalla Casa 83. 12/7/2010 . Chiara Braschi 84. 12/7/2010 . Cecilia Bellettato 85. 12/7/2010 . Alessia Bartolomei 86. 12/7/2010 . Diego Alessi 87. 12/7/2010 . Antonella Brita 88. 12/7/2010 . Alessandro Jedlowski 89. 12/7/2010 . Isabella Soi 90. 12/7/2010 . Antonella Martellucci 91. 12/7/2010 . Flavia Aiello 92. 12/7/2010 . Anna Maria Medici 93. 12/7/2010 . Davide Davoli 94. 12/7/2010 . Antonino Adamo 95. 12/7/2010 . Luca Jourdan 96. 12/7/2010 . Selena Nobile 97. 12/7/2010 . Filomena Rusciano 98. 12/7/2010 . Marco Aime 99. 11/7/2010 . Pierpaolo Faggi 100.11/7/2010 . Lidia Procesi 101.11/7/2010 . Isabella Rosoni 102.11/7/2010 . Ernestina Scalfari 13 luglio 2010

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