mercoledì 13 ottobre 2010

IMMIGRAZIONE: DA PROVINCIA ROMA 7 MLN DI EURO PER 104 INTERVENTI

(ASCA) - Roma, 13 ott - Il ruolo strategico degli immigrati per la crescita economica del nostro Paese. A tornare a parlarne il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che a Palazzo Valentini insieme all'assessore provinciale alle Politiche sociali, Claudio Cecchini, ha presentato il Piano Immigrazione 2010. A ''fotografare'' la strategia della Provincia sono le cifre: 7 milioni di euro stanziati per il 2010 per questo piano che prevede 104 interventi su tutti il territorio provinciale. I progetti si articolano in 45 centri di accoglienza e di integrazione sociale, 31 progetti di integrazione scolastica ed extrascolastica, 8 progetti di educazione interculturale, 9 di orientamento ai servizi del territorio, 5 di accoglienza residenziale, un incubatore d'impresa ed un progetto di Centri servizi(13 sull'intero territorio provinciale) un incubatore di impresa, un progetto di ricerca dell'Osservatorio sulle migrazioni, 3 progetti di promozione e rafforzamento dell'associazionismo. Dunque 7.034.620 euro, questo l'importo complessivo per il Piano che, dei 104 interventi finanziati,3 progetti sono gestiti direttamente dalla Provincia di Roma, 62 ricadono sul territorio del Comune di Roma e 39 sul territorio provinciale. Ad illustrare le caratteristiche del progetto l'assessore Cecchini sottolineando che ''dopo aver costruito un mondo ingiusto'' adesso e' tempo di pensare a ''politiche adeguate, offrendo agli immigrati la possibilita' di ingressi regolari''. Cecchini ha poi posto l'accento sul fatto che la ''differenza equivale all'arricchimento'' e a concordare col suo pensiero Nicola Zingaretti, per il quale ''bisogna prestare attenzione alle politiche di integrazione, perche' gli immigrati rappresentano un'opportunita'''. Zingaretti ha inoltre detto basta ''all'offensiva culturale che ci fa vedere nell'altro un nemico'' sottolineando che ''l'individualismo, ha portato solo all'emarginazione, alla solitudine, al disagio'' la societa' deve e puo' essere altro.

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